lunedì 15 novembre 2010

Belly Boat - Ciprinide a spinning

Ormai, tradizionale uscita lacuale, in attesa di miglior sorte sul versante marino. D'altra parte la stagione per le spigole è solo all'inizio e c'è ancora tempo.

Inizio dunque a pescare abbastanza presto in zona Trevignano romano. Mi allontano dalla sponda in 'sella' al belly, in assoluto silenzio e con ottimo umore. Il tempo di fare pochi lanci ed ecco che si materializza una barca che inizia a calare le reti. Non solo, posata la prima vedo che parte a palla e con motore non elettrico a posare la seconda. Ma non sarebbe vietato?

Palesemente contrariato prendo 'armi e bagagli' per tornarmene a casa. E tuttavia, passando da Anguillara Sabazia, decido che un altro tentativo lo posso ancora fare. Ed eccomi, quasi in mezzo al lago, a provare il recupero di nuovissimi artificiali mega-palettati, più selettivi per un target di pregio (a proposito lo Sculpo della Molix, quello della dimensione e forma di un ovetto sodo, è straordinario anche se non ha catturato).

Passa un po' di tempo e mi decido a montare il solito Burnt 60, ma nonostante la piena fiducia che ripongo in questo inganno, niente. Eppure di luccetti che inseguono, ne vedo ben tre, ma non addentano. Prima di smettere definitivamente, decido di fare una sostituzione che poi verrà premiata.

In pratica, il problema da risolvere è, a mio avviso, rendere il movimento del crank più variabile ed imprevedibile e quindi decido di velocizzarne la risalita in galleggiamento nella fase di stop e monto un moschettone leggerissimo. Sarà stata un intuizione giusta o più verosimilmente il caso, ma già il primo lancio va a buon fine...pesce in canna!!

Ma che strano, non capisco di che si tratta: scarto subito l'ipotesi luccio perché non sento una valida reazione, ma anche un black bass, seppur piccolo, non opporrebbe questa passivissima resistenza, e comunque 'aggallerebbe'... ecco il video di cosa viene su.
http://www.youtube.com/watch?v=kSTlTjoTnlk
Il tempo di rilasciare ed effettuare il secondo lancio che ecco finalmente abbocca un mini luccio, ancorché battagliero, che ci rimane bel bello.

Anch'esso catturato e rilasciato a tempo di record.

http://www.youtube.com/watch?v=lnNDLZlQSnw
Anche oggi la giornata è stata piacevole ed inoltre scopro che, quanto si dice sui denti dei lucci, cosa che ho sempre sottovalutato, è più che vero, sono taglientissimi. Probabilmente nella presa opercolare, non mi sono reso conto, ma vedo che sanguino dalla punta dell'indice...e meno male che era un piccolo...peggio di un bisturi.


Bye, M.

domenica 7 novembre 2010

Belly Boat - L'ho visto, mi ha guardato...se ne è andato

Consueta uscita domenicale in quel di Bracciano.
Alle 7 circa sono al lago, la valutazione del vento e delle onde mi fa scartare subito Santo Celso.
Mi dirigo allora verso Trevignano romano e tuttavia anche qui il moto ondoso non mi convince.
La posizione megliore con vento da Sud/Sud-Est a mio avviso si colloca appena prima delle sponde del bel paesino di Anguillara Sabazia ed è li che mi dirigo, pur sapendo che è difficile trovare un accesso libero al lago. Non mi do per perso e lo trovo. Parcheggio la macchina e alle 7.40 sono in pesca.

Ho modo di provare il nuovissimo combo della Abu recentemente acquistato: BlueMax BLM642 MH, IM6 Carbon (1,92cm per 10g- 35g). Una soluzione a poco prezzo per iniziare con il casting.

Faccio qualche tentativo a Bass battendo delle zone strutturate vicino alla riva. Uso jig e creatures con montatura Carolina ma mi stufo presto. Come ho detto la stagione per i Black Bass è molto avara adesso.

Metto via tutto e tiro fuori l'altra canna che armo per la pesca al luccio. Inizio pesantissimo: ondulanti Abu da 28-40g, cucchiaini Mepps con palettone e fioccone di lana rossa. Sono fomentatissimo, ma non succede niente.

Non cambio zona, ma alleggerisco l'artiglieria provando il solito cranck Burnt 60, questa volta uno nuovo nuovo che ricorda la livrea di un piccolo bass.

Faccio il primo lancio a favore di vento e riesco a scagliarlo veramente lontano. Inizio il recupero lento e molto candenzato: 3 giri di manovella, stop per 2 secondi in modo che l'artificiale salga per qualche centimetro, due strappetti e dinuovo 3 giri di manovella. Con gli occhiali polarizzati riesco a vedere bene già a 3-5 metri il bel movimento che sto imprimendo. Ma dietro l'artificiale ecco che vedo un'ombra grigio-verde che lo segue senza attaccare. Forse ho sbagliato, ma fermo bruscamente il recupero, letteralmente impietrito. E' veramente bellissimo ed anche lui si ferma. E' un big di quelli da trofeo...lo stimo al volo non meno di 5Kg. Gli attimi passano, non so cosa fare...con il vettino della canna cerco di rianimare l'artificiale ma vedo nettamente la sua attenzione passare dall'esca tremolante alle mie pinne...alla canna e sento in cuor mio che l'ho perso: è una strana sensazione perché sono sicuro che mi ha guardato, come quando da piccolo cerchi di rubare le caramelle.....tana, non si fa!! Il corpo lunghissimo forma una S e con un colpo di coda cambia direzione verso il profondo. Peccato, ma che bella esperienza...sarà per la prossiama volta.

Fumo una sigaretta per distendermi un po'. Ci penso su...e se magari riprovo nella stessa zona? A volte con le spigole, al mare, riprovando la dove avevo slamato la prima volta, ho avuto successo lo stesso.

Nel frattempo il tempo è cambiato, esce un po' di sole ma il vento gira e si fa sostenuto. Decido che faccio l'ultimo lancio del disperato, ma questa volta metto come esca un Burnt con colori arancioni, forse più adescante del precedente, che aveva solo destato la curiosità.

Stesso recupero. Uno, due, tre. Stop, Ta-Ta, Uno, due, tre, stop, Ta Taaaaae.....c'è! C'é!!!! Sento il pesce in canna, ma non tira forte! Non è lui...ed infatti è un piccolo... che lotta e si dimena come può.

E' tempo di andare. Uno sguardo all'orizzonte e la promessa di ritornare.

Buona Domenica, M.